Emanuela Celant, consulente e formatrice, intervista il Dott. Costa sulla medicina estetica.
D. Visto che lei è stato un precursore e un promotore degli Odontoiatri nella medicina estetica, in Italia. Mi faccia una fotografia della Medicina Estetica Periorale.
R. Proprio ieri, un collega Medico Estetico di chiara fama internazionale, mi ha detto: “Ezio, è arrivato il momento in cui noi medici estetici e chirurghi plastici, dobbiamo conoscere un po’ di più quello che succede dentro la bocca”. Che dire! Dopo 20 anni dicono questo, perché finalmente si sono accorti che l’intraorale è strategico nell’estetica del periorale e del viso, dalla postura all’estetica del viso. Conoscere quello che succede dentro è molto importante per capire come si può agire fuori. Quindi è arrivato il momento, anche se in realtà io avevo già tentato di creare una sinergia tra l’odontoiatria, medicina estetica, chirurgia estetica e chirurgia maxillo facciale, per lavorare insieme e dare una risposta alle richieste del paziente. Se noi parliamo della bellezza del viso, non si può prescindere dalla cultura, dalla bellezza e dalla capacità che hanno gli odontoiatri, che affrontano quotidianamente la bellezza del viso e del sorriso. Questo lo si è capito perché chi parla di estetica del viso ed estetica del sorriso si impantana su questi argomenti e finalmente, spero, sia arrivato il momento di creare questa sinergia. L’odontoiatra ha un campo di applicazione ristretto alla regione periorale, cioè al terzo medio inferiore del volto, ma le sue conoscenze, le sua capacità e la sua cultura non vanno messe da parte, ma messe in sinergia con il resto, che presto si arricchirà di tutto questo.
A mio avviso sono maturi i tempi perché il “mondo odontoiatrico classico” possa accettare questo tipo di discorso. Nel 2014, fui invitato a fare un intervento proprio su questo argomento al convegno dell’AIOP, una società di Ortodonzia protesica italiana. Nello stesso periodo, una società scientifica, sia la SIDO di Ortodonzia che un gruppo scientifico di lavoro di Firenze di Andrea Ricci, mi avevano invitato a parlare di questo argomento. Dopo la cosa si è un po’ fermata lì, ma io sto lavorando per entrare all’interno del mondo odontoiatrico, in maniera selettiva, specialistica e con grande cultura, perché quello sarebbe il goal primario.
Quello che noi vediamo in alcuni Congressi internazionali di Medicina Estetica, non sarebbe mai consentito all’interno di Congressi importanti di Odontoiatria, dove i livelli di cultura e di studio, anche clinico, sono ai massimi livelli, dove le cose o le sai oppure non parli!
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